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Un po’ di storia

AutoCAD è il primo software CAD per pc rilasciato da Autodesk nel 1982. Ad oggi conta 36 versioni rilasciate in 39 anni di presenza sul mercato, il che lo caratterizza come uno dei più longevi marchi software ancora in commercio.

Inizialmente dedicato al solo 2D, nel 1990 viene aggiunto alla sua undicesima versione un modellatore solido piuttosto avanzato per gli standard dell’epoca.

Nel 1992 nasce AutoCAD LT.

AutoCAD R13 è l'ultima versione per DOS: dalla 13c4 si passa a Windows 95.

Nel 1997 si passa alla filosofia Object Based, per cui gli oggetti sono manipolabili dall’esterno tramite linguaggi compatibili con VBA.

Dal 1999 la denominazione delle versioni cambia in AutoCAD 2000. Nello stesso anno, Autodesk rilascia la prima versione di Inventor, specializzato nella progettazione parametrica 3D.

La release 2006 introduce i blocchi dinamici, i quali contengono proprietà che consentono di mostrare, nascondere, stirare, spostare e manipolare in varia maniera la geometria in un blocco.

AutoCAD 2008 introduce le quote annotative; la successiva, l’interfaccia utente ribbon dei comandi.

Finalmente, nel 2009 (versione 2010) arrivano i comandi parametrici 2D e la modellazione solida basata su mesh poligonali in 3D.

Nel 2012 AutoCAD si apre alla connettività e alla condivisione: da allora è possibile l’importazione di alcuni file Inventor e la connettività con Autodesk 360, piattaforma di gestione condivisa dei progetti.

AutoCAD 2016 acquisisce la tecnologia TrustedDWG per una migliore condivisione del lavoro e un nuovo motore di rendering. La versione successiva consente finalmente l’importazione dei PDF.

La release 2020 introduce un importante comando di misurazione rapida, che al solo spostamento del cursore fornisce informazioni sulle dimensioni degli elementi.

La versione successiva si concentra nuovamente sul cloud computing con la funzione “DWG History”, ovvero uno storico di tutti i salvataggi dei singoli disegni, che possono anche essere confrontati contemporaneamente.

Nel corso degli anni, Autodesk certo non ha fatto mancare aggiornamenti e migliorie sostanziali al suo prodotto più famoso, tanto che ancora oggi molti studi e aziende, anche di notevoli dimensioni, si affidano completamente ad AutoCAD.

Dunque, se AutoCAD è ancora tanto diffuso, qual è la questione? Semplice: AutoCAD non è la soluzione universale per ogni tipo di progetto, in quanto Autodesk fornisce ormai software specifici per le esigenze più disparate.

La questione è questa, dunque: a prescindere dagli utilizzatori “nostalgici”, AutoCAD ha ancora un’utilità specifica?

 

AutoCAD VS Inventor

La differenza fondamentale tra AutoCAD e Inventor è il diverso presupposto da cui sono stati sviluppati: AutoCAD si focalizza sul disegno 2D, Inventor sulla modellazione 3D parametrica.

AutoCAD è certamente in grado di abbozzare un modello 3D, ma meno raffinato, più macchinoso da elaborare e, soprattutto, meno intelligente nel rispettare l’intento progettuale, poiché il software e i relativi comandi non sono stati pensati per un approccio parametrico.

È dunque fondamentale scegliere l’uno o l’altro programma in base al settore di attività, per sfruttare al meglio i comandi: Inventor, orientato alla progettazione meccanica, dispone di tutti gli strumenti per la creazione rapida di forme 3D parametriche, la documentazione tecnica 2D, la Stress Analysis e molto altro; AutoCAD ha invece sviluppato diverse versioni in base al settore di utilizzo: AutoCAD Architecture, Electrical e Mechanical, tutte performanti per un approccio bidimensionale e flessibile. Il punto di forza delle piattaforme AutoCAD sono certamente la facilità e la flessibilità di personalizzazione.

 

AutoCAD VS Revit

Il grande vantaggio di Revit su AutoCAD è il fatto di configurarsi come software di riferimento per il Building Information Modeling, nuova metodologia di progettazione informativa con direttive ben precise anche riguardo agli applicativi ammessi, che ormai è stata resa obbligatoria in diversi Paesi – Italia compresa – anche a livello ministeriale.

AutoCAD e Revit interagiscono perfettamente tra di loro e il primo permette di creare oggetti integrabili poi in Revit al fine di generare modelli BIM; tuttavia, AutoCAD è un software generico, invece Revit è una soluzione specifica per la progettazione e la documentazione architettonica, civile e impiantistica che supporta tutte le fasi e le discipline di un progetto di costruzione.

 

(AutoCAD) Civil 3D

Vi siete mai chiesti perché il nome completo di Civil, rilasciato per la prima volta nel 2005, sia appunto “AutoCAD Civil 3D”, e per quale motivo le interfacce dei due programmi siano tanto simili?

La risposta è semplice: l’interfaccia di Civil è stata sviluppata a partire da quella di AutoCAD, in particolare di AutoCAD Map 3D. Questo ci dice che AutoCAD ha ancora molte potenzialità di sviluppo, se orientato e modificato con uno scopo preciso.

Civil presenta alcuni comandi peculiari che consentono una più rapida modellazione delle opere in ambito civile, e, come Revit, è il principale software BIM nell’ambito delle infrastrutture.

 

AutoCAD servirà ancora?

Certo che sì! Ma – era ovvio che ci fosse un “ma” – non sempre.

La genericità di AutoCAD è contemporaneamente la sua forza e la sua debolezza: benché utile in molti ambiti, non è sempre la scelta ottimale.

Il punto è scegliere il software giusto per i nostri progetti e obiettivi, al fine di ottimizzare il flusso di lavoro delle specifiche opere.
Questo, inoltre, non vuol dire che scegliere un programma diverso da AutoCAD lo escluda irrimediabilmente da tutte le fasi del progetto: AutoCAD è e sarà sempre un compagno di viaggio e un fedele supporto ad altri applicativi di settore.

Insomma, come dicevamo all’inizio: AutoCAD non è morto. Anzi: sta benissimo.