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In un mondo in continua evoluzione e chiamato ad affrontare quotidianamente nuove sfide, le metodologie tradizionali di progettazione hanno rivelato tutti i loro limiti.
In una situazione con risorse sempre più limitate, è necessario riuscire a progettare in maniera sostenibile: il Generative Design può essere la soluzione?

Cos’è il Generative Design?

Il Generative Design o Design Generativo rappresenta uno strumento efficace per risolvere problemi apparentemente complessi. In sostanza, è un processo di progettazione integrata che consente di vagliare rapidamente un enorme numero di soluzioni, ottimizzate secondo gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Il design generativo è una tecnologia innovativa che, sulla base delle conoscenze umane, amplia notevolmente la creatività.

> Leggi il nostro articolo su “Design generativo: la nuova frontiera della progettazione”

Applicabilità del Generative Design

L’applicabilità del Generative Design è molto vasta, soprattutto se si considera l’attuale situazione globale, e come il Covid 19 abbia cambiato le metodologie lavorative: si pensi anche solo agli effetti del distanziamento sociale e all’applicazione delle norme che lo disciplinano. 
Come è comprensibile, la progettazione riveste un ruolo di primaria importanza nell’era Covid e nel prossimo futuro.

Le metodologie tradizionali hanno rivelato i loro limiti in questo contesto in rapida evoluzione: i progettisti hanno risorse sempre più limitate e, per rimanere competitivi nel settore architettonico, dell'ingegneria e delle costruzioni, devono saper sfruttare al meglio le nuove tecnologie per riuscire ad avere una crescita di tipo sostenibile.

La progettazione generativa rappresenta la naturale evoluzione della modellazione digitale, ed è questa la direzione verso cui il mondo della progettazione sta puntando.

Il Generative Design vuole garantire una più efficiente collaborazione tra computer e utente, tra macchina e uomo, sfruttando anche algoritmi basati sui principi del Machine Learning, come gli algoritmi genetici. L’uso di questo metodo consente di vagliare in poco tempo migliaia di ipotesi progettuali, di ottimizzare rapidamente i risultati in base alle esigenze e di risparmiare risorse.

Col Design Generativo, l’uomo dispone di un potere di calcolo illimitato, grazie all’utilizzo di algoritmi computazionali che generano centinaia di migliaia di alternative.
Nella modellazione computazionale, invece di manipolare semplicemente un parametro, si creano delle condizioni nell’algoritmo tali per cui si ottengono i risultati attesi e, se necessario, è possibile intervenire per ottenere quelle condizioni.
La progettazione generativa fornisce delle alternative ed è possibile selezionare la migliore rispetto ai parametri impostati.

Generative Design in ambito BIM: Dynamo e la semplificazione grazie al visual scripting

Dynamo è un’applicazione per il visual scripting nata in casa Autodesk. Questo software di progettazione parametrica visuale può essere utilizzato autonomamente, ma è capace di interfacciarsi con i programmi Autodesk e perciò può essere utilizzato come plug in per Revit Architecture

Il suo utilizzo si sta diffondendo velocemente, diventando indispensabile per la modellazione parametrica in ambito BIM. Dynamo è infatti pensato per interagire con i database legati a questa metodologia di progettazione ed è alla base di Project Refinery, una Beta che Autodesk ha reso disponibile per consentire le prime applicazioni di Design Generativo in ambito BIM.

generative design

Il ruolo del progettista nell’era del Generative Design

Il Generative Design è un modo nuovo di approcciarsi alla progettazione, è uno strumento nato dall’idea di utilizzare l’intelligenza artificiale a supporto dell’attività del progettista. Questo metodo di lavoro consente di migliorare e velocizzare i processi di ideazione e creazione.

Come cambia il ruolo del progettista?
Per prima cosa, a lui spetta il compito di impostare gli obiettivi e i vincoli del progetto, attraverso un software specifico e inserendo dati quali la tipologia di materiale, il peso, le possibili prestazioni, i costi.
Il computer analizza il tutto e attraverso gli algoritmi genera migliaia di opzioni sulle quali vengono  evidenziate le diverse performance. In questo processo, il progettista non è passivo: ha il compito di valutare le svariate alternative e, se necessario, modificare gli obiettivi e i vincoli originari, per focalizzare al massimo il risultato finale. 

Progettista e intelligenza artificiale lavorano insieme, attraverso una serie di passaggi fondamentali, per definire in maniera sempre più specifica quello che dovrà essere il prodotto finale, la migliore soluzione tra tutte quelle generate.
Il Generative Design incentiva la creatività di chi progetta, grazie all’ideazione di un numero incredibile di possibilità che consente a designer e architetti di esplorare e sperimentare opzioni inattese.

Tra i vantaggi del design generativo non dobbiamo dimenticare la riduzione dei costi e il risparmio di tempo: le simulazioni e i test vengono effettuati nella prima fase di progettazione, evitando così modifiche costose in quelle successive; inoltre, il computer è in grado di generare migliaia di progetti, accelerando il processo di creazione.

In conclusione, sono il progettista e la sua esperienza a fare la differenza: è il progettista colui che interpreta quale sia la soluzione più efficace da portare avanti. Il Design Generativo e gli altri tool a disposizione non forniscono una soluzione finale, ma delle soluzioni ottimizzate, che sono un punto di partenza e che devono essere affinate dal progettista.

 

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